Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12367 del 14 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:12367PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la richiesta di sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari, deve limitarsi al controllo della correttezza giuridica e della adeguata motivazione dell'ordinanza impugnata in ordine all'eventuale sussistenza di nuovi elementi idonei a modificare apprezzabilmente il quadro probatorio o a escludere la permanenza delle esigenze cautelari. Il mero decorso del tempo non è di per sé elemento sufficiente per ritenere attenuate le esigenze cautelari, dovendo il giudice valutare la concreta pericolosità sociale dell'imputato sulla base di tutti gli elementi rilevanti, quali la gravità della condotta, la personalità dell'indagato, il suo comportamento processuale e la precarietà della sua condizione personale e sociale. L'intervenuta assoluzione per alcuni reati o il venir meno di alcune aggravanti non incidono necessariamente sul giudizio di pericolosità, che deve essere condotto con riferimento ai soli reati per cui è stata disposta la misura cautelare. Il giudice non è vincolato a una specifica considerazione di tutti gli elementi attinenti alla capacità a delinquere, essendo sufficiente che abbia dato conto delle ragioni per le quali ritiene sussistenti le esigenze cautelari, anche in relazione all'inidoneità degli arresti domiciliari a fronteggiarle adeguatamente, come nel caso di precarietà del domicilio, mancanza di permesso di soggiorno e di fonti lecite di reddito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVIK Adet Ton - rel. Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/09/2016 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ADET TONI NOVIK;
sentite le conclusioni del PG Dr. LUCA TAMPIERI che ha chiesto il rigetto;
Udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chiesto di accogliere il ricorso.
RILEVATO IN FATTO
1. Con ordinanza del 19 settembre 2016, il Tribunale di Roma, investito ai sensi dell'articolo 310…

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