Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 1243 del 14 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:1243PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'interrogatorio di garanzia previsto dall'art. 294 c.p.p. è un atto processuale doveroso e inderogabile, a pena di inefficacia della misura cautelare, anche nel caso in cui il provvedimento cautelare coercitivo sia stato emesso dal Tribunale del riesame in accoglimento dell'appello del pubblico ministero avverso l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari che aveva rigettato la richiesta di applicazione della misura. Ciò in quanto l'interrogatorio di garanzia assolve a una finalità squisitamente difensiva, volta a consentire all'indagato/imputato di rendere la propria versione dei fatti innanzi al giudice competente a valutare la sussistenza, originaria ed attuale, dei presupposti applicativi della cautela, non potendo tale esigenza essere validamente surrogata dalla mera facoltà di rendere dichiarazioni spontanee nell'ambito dell'udienza camerale di discussione dell'appello cautelare. La mancata celebrazione dell'interrogatorio di garanzia, salvo i casi tassativamente previsti dalla legge, comporta l'inefficacia sopravvenuta della misura cautelare, a tutela del diritto fondamentale alla libertà personale e del diritto di difesa dell'indagato/imputato, come affermato dalla Corte costituzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRONCI Andrea - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/10/2019 del Tribunale del riesame di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Alessandra Bassi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. FODERARO Maria Giuseppina, che ha concluso chiedendo che l'ordinanza sia annullata con rinvio con riferimento al pericolo di reiterazione criminosa;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che …

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