Il proprietario di un immobile ha l'obbligo di mantenere i requisiti di stabilità e sicurezza dello stesso, al fine di tutelare la pubblica incolumità. Tuttavia, l'amministrazione comunale non può ordinare l'esecuzione di interventi di manutenzione senza aver previamente instaurato un adeguato contraddittorio con il proprietario, in violazione del giusto procedimento amministrativo. Inoltre, l'ordine di eseguire lavori di manutenzione straordinaria è illegittimo qualora l'amministrazione riconosca l'assenza di situazioni di pericolo per la pubblica incolumità, essendo tali interventi ultronei e sintomatici di uno sviamento dell'azione amministrativa dalle sue finalità istituzionali. In tali casi, il provvedimento comunale deve essere annullato per violazione degli articoli 7 e 10-bis della legge n. 241/1990, nonché per violazione degli articoli 81 e 92 del Regolamento edilizio comunale, in quanto l'ordine di eseguire lavori risulta privo di adeguata motivazione e non proporzionato alle esigenze di tutela della pubblica incolumità.