Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36394 del 7 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:36394PEN

Massima

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Il giudice di merito può legittimamente fondare la propria decisione sulle dichiarazioni della persona offesa, previa verifica della loro credibilità soggettiva e attendibilità intrinseca, senza necessità di ulteriori riscontri probatori, salvo il caso in cui la persona offesa si sia costituita parte civile e sia quindi portatrice di un interesse economico. Il giudizio sulla rilevanza e attendibilità delle fonti di prova è devoluto insindacabilmente ai giudici di merito, la cui valutazione non è sindacabile in sede di legittimità, salvo il controllo sulla congruità e logicità della motivazione. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente fondato anche sull'apprezzamento di un solo dato negativo, oggettivo o soggettivo, ritenuto prevalente, senza necessità di una specifica valutazione di ciascun elemento dedotto dalla difesa. La distinzione tra il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e quello di estorsione va effettuata sulla base dell'accertamento dell'esistenza o meno di un interesse proprio dell'agente alla riscossione del credito, indipendentemente dalle modalità utilizzate, le quali possono integrare il più grave reato di estorsione anche in presenza di un interesse proprio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/10/2020 della CORTE APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DI PISA FABIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MANUALI VALENTINA, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Bari, con s…

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