Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 293 del 2014

ECLI:IT:TARBO:2014:293SENT

Massima

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L'autorizzazione paesaggistica rilasciata dall'amministrazione comunale deve essere adeguatamente motivata, esplicitando le ragioni della ritenuta effettiva compatibilità dell'intervento edilizio con gli specifici valori paesaggistici dei luoghi, fornendo tutti gli elementi utili al riscontro dell'idoneità dell'istruttoria, dell'apprezzamento delle varie circostanze di fatto rilevanti e della non manifesta irragionevolezza del giudizio formulato circa la prevalenza di un valore in conflitto con quello tutelato in via primaria. L'insufficienza della motivazione costituisce un vizio di legittimità dell'atto che ne giustifica l'annullamento da parte dell'autorità statale investita della verifica in sede di controllo, anche quando l'annullamento è fondato su più vizi, essendo sufficiente l'accertamento della sussistenza del vizio di motivazione senza necessità di vagliare le altre irregolarità rilevate. L'obbligo di motivazione non viene meno per il fatto che l'intervento edilizio sia previsto in un piano particolareggiato, in quanto la pianificazione attuativa, sia paesistica che urbanistica, non può definire in concreto le dettagliate caratteristiche delle opere edilizie che si possono realizzare, essendo questo livello di specificazione proprio della successiva fase di progettazione, e la compatibilità ambientale non può prescindere da ciò che in realtà dovrà essere edificato. La mancata comunicazione dell'avvio del procedimento di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica non determina l'illegittimità del provvedimento quando l'interessato abbia avuto comunque conoscenza del procedimento, in quanto in tal caso le esigenze partecipative sono state soddisfatte, e comunque il vizio di mancata comunicazione non avrebbe potuto incidere sull'esito del procedimento, essendo il provvedimento di annullamento fondato su un vizio di motivazione che per le sue caratteristiche si sottrae ad apporti del privato suscettibili di colmarlo.

Sentenza completa

N. 00887/2003
REG.RIC.

N. 00293/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00887/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 887 del 2003, proposto da:
L.U.M. di ((omissis)) & C. S.n.c., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso Segreteria Tar in Bologna, Strada Maggiore 53;

contro

Soprintendenza Beni Culturali e Architettonici di Ravenna, Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura dello Stato, domiciliata in Bologna, via ((omissis)) 4;
Comune di Rimini, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Bologna, Strada Maggiore 31;

per l'annullamento

- de…

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