Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3546 del 26 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:3546PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe e bancarotte fraudolente si configura quando più persone, in modo stabile e permanente, si accordano per realizzare un programma criminoso diretto alla commissione di una serie indeterminata di delitti, ognuno consapevole di partecipare all'attuazione di tale programma. Tale accordo criminoso si distingue dal concorso di persone nel reato continuato, in cui l'accordo avviene in via occasionale ed accidentale per la commissione di specifici reati determinati sin dall'inizio. Nell'associazione per delinquere, il vincolo associativo permane anche dopo la realizzazione dei singoli reati, in vista del conseguimento di illeciti profitti. I ruoli e le condotte dei singoli partecipi, svolti in consapevole cooperazione e programmata collaborazione, possono essere desunti da testimonianze, intercettazioni e documentazione contabile, la cui valutazione da parte dei giudici di merito non è sindacabile in sede di legittimità, se sorretta da motivazione logica e coerente. L'elemento soggettivo dei reati di bancarotta fraudolenta per distrazione e documentale è integrato dalla consapevolezza e volontà di dare al patrimonio sociale una destinazione diversa rispetto alle finalità dell'impresa, cagionando danno ai creditori, nonché dalla consapevolezza di tenere una contabilità confusa e manchevole, idonea a ostacolare la ricostruzione delle vicende patrimoniali e delle attività di compravendita. L'inammissibilità del ricorso per cassazione per manifesta infondatezza preclude la possibilità di far valere o rilevare d'ufficio l'estinzione del reato per prescrizione, anche se maturata in data anteriore alla pronuncia della sentenza di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1899/2010 CORTE APPELLO di ANCONA, del 26/09/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/09/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Mazzotta Gabriele che ha concluso per l&…

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