Cassazione penale Sez. III sentenza n. 6325 del 8 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:6325PEN

Massima

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Il reato di detenzione di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione si configura con l'impiego nella produzione, la vendita, la detenzione per la vendita, la somministrazione, o comunque la distribuzione per il consumo, di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione, senza che rilevi a tal fine la produzione di un danno alla salute. Il reato può essere qualificato come reato di danno a condizione che si individui nell'interesse protetto dalla norma quello del rispetto dell'ordine alimentare, ovvero quello del consumatore a che la sostanza alimentare giunga al consumo con le garanzie igieniche imposte per la sua natura. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente il solo pericolo di alterazione del prodotto alimentare, a prescindere dall'effettiva produzione di un danno alla salute. Il giudizio di legittimità della Corte di Cassazione non può mai risolversi in una rivisitazione dell'iter ricostruttivo del fatto, dovendo limitarsi alla mera constatazione dell'eventuale travisamento della prova, che consiste nell'utilizzazione di una prova inesistente o di un risultato di prova inconfutabilmente diverso nella sua oggettività da quello effettivo. Pertanto, restano estranei al sindacato della Corte di Cassazione i rilievi in merito al significato della prova ed alla sua capacità dimostrativa, non potendosi accedere ad una diversa lettura dei dati processuali o ad una diversa interpretazione delle prove. Infine, il Tribunale, nel comminare la pena, ha correttamente applicato i criteri di cui all'articolo 133 del codice penale, senza essere tenuto a concedere automaticamente le attenuanti generiche motivate con l'incensuratezza dell'imputato, in assenza di espressa richiesta in sede di conclusione del dibattimento e in presenza di precedenti penali dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VITALONE Claudio - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. ONORATO Pierluigi - Consigliere

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

RI. FA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 21/09/2007 TRIBUNALE di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. CORDOVA AGOSTINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del DR. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. SCALFARI Carmelo sost. Proc.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO…

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