Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25052 del 22 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:25052PEN

Massima

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La partecipazione attiva e sistematica di un soggetto a un'associazione di stampo mafioso, comprovata da gravi, precisi e concordanti indizi quali frequentazioni con noti esponenti mafiosi, coinvolgimento in episodi estorsivi e di favoreggiamento della latitanza di un capo-mandamento, nonché disponibilità di documenti e utenze riconducibili al sodalizio criminoso, integra il delitto di cui all'art. 416-bis c.p. e giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione della presunzione di adeguatezza di tale misura per il reato contestato e dell'esistenza di concreti pericoli di inquinamento probatorio, reiterazione del reato e fuga, desumibili dalla perdurante operatività del vincolo associativo e dal ruolo fiduciario ricoperto dall'indagato all'interno della consorteria mafiosa. Tali indizi, pur non idonei a provare in modo definitivo la responsabilità dell'indagato, consentono di formulare una qualificata probabilità di colpevolezza, sufficiente per l'applicazione della misura cautelare, senza che assumano rilievo eventuali interpretazioni alternative dei fatti o circostanze favorevoli all'indagato, le quali potranno essere valutate nel successivo giudizio di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1017/2011 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 02/08/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Iacoviello F.M. che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordi…

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