La decadenza automatica dell'autorizzazione rilasciata per la realizzazione di una grande struttura di vendita, ai sensi dell'art. 22, comma 4, della legge regionale n. 28/1999, determina la disponibilità della relativa superficie di vendita ai fini del rilascio di nuove autorizzazioni, senza che il contingentamento fondato sul "bacino di attrazione" possa più giustificare il diniego del titolo autorizzatorio. Ciò in quanto le disposizioni regionali e locali, legislative e regolamentari, incompatibili con i principi di liberalizzazione delle attività commerciali introdotti dall'art. 3 del decreto-legge n. 223/2006, convertito in legge n. 248/2006, e dall'art. 31, comma 2, del decreto-legge n. 201/2011, convertito in legge n. 214/2011, hanno perso efficacia a decorrere, rispettivamente, dal 1° gennaio 2007 e dal termine di 90 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge n. 201/2011. L'Amministrazione regionale non può pertanto fondare il diniego di nuove autorizzazioni commerciali sulla necessità di tutelare gli operatori di più modeste dimensioni, in quanto tale finalità non rientra tra i motivi di interesse generale che, ai sensi dell'art. 1, comma 1, lett. h), del d.lgs. n. 59/2010, possono giustificare deroghe alla liberalizzazione delle attività commerciali.