Cassazione penale Sez. I sentenza n. 15824 del 15 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:15824PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. può essere desunta da gravi indizi, quali il contenuto di conversazioni intercettate che dimostrino il coinvolgimento attivo dell'indagato nelle attività e strategie della consorteria criminale, la sua conoscenza degli affari illeciti e la sua adesione alle finalità del sodalizio, anche se non ancora maggiorenne, purché vi siano elementi idonei a provare la sua stabile e organica compenetrazione nel tessuto organizzativo dell'associazione mafiosa. La valutazione di tali indizi è riservata al giudice di merito, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo per manifesta illogicità o erroneità giuridica. Pertanto, il giudice di legittimità non può riesaminare gli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, né adottare nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione, essendo tale compito riservato in via esclusiva al giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. AN. n. il (OMESSO);

Avverso ORDINANZA del 1 settembre 2008 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPOZZI RAFFAELE;

Sentite le conclusioni del P.G. Dott. MURA Antonio, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Uditi i difensori avv.ti MANAGO' Antonio e GAITO Alfredo, che hanno entrambi concluso per l'accoglimento del rico…

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