Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13453 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:13453SENT

Massima

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La concessione di beni pubblici non può essere tacitamente rinnovata oltre il primo rinnovo, in assenza di una specifica istanza di rinnovo presentata dal concessionario e di un provvedimento espresso di accoglimento da parte dell'amministrazione concedente. Il mero pagamento dei canoni e la tolleranza iniziale dell'occupazione da parte dell'amministrazione non possono essere considerati elementi idonei a determinare il rinnovo tacito della concessione, in quanto il rinnovo delle concessioni di beni pubblici richiede l'intervento di un provvedimento espresso dell'amministrazione, non essendo applicabile l'istituto del silenzio-assenso. Inoltre, il principio del divieto di rinnovo dei contratti pubblici scaduti, seppur previsto dalla legge con espresso riferimento agli appalti di lavori, servizi e forniture, si estende anche al settore delle concessioni dei beni pubblici, derivando dall'applicazione della regola, di matrice comunitaria, per cui i beni pubblici contendibili non devono poter essere sottratti per un tempo eccessivo al mercato e, quindi, alla possibilità degli operatori economici di ottenerne l'affidamento. Pertanto, in assenza di un provvedimento espresso di rinnovo della concessione, l'amministrazione può legittimamente procedere alla riacquisizione della disponibilità del bene, in quanto l'occupazione dello stesso da parte del precedente concessionario deve considerarsi avvenuta sine titulo.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/07/2024

N. 13453/2024 REG.PROV.COLL.

N. 15897/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 15897 del 2019, proposto da
Horizons Institute Inc., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Xavier Santiapichi, con domicilio digitale in atti e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Antonio Bertoloni, n. 44/46;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Giorgio Pasquali, con domicilio digitale in atti e domicilio eletto presso la sede dell’Avvocatura dell’Ente in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per l'annullamento

- della nota prot. 3…

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