Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31396 del 25 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:31396PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Le espressioni offensive e diffamatorie rivolte da un sottoposto al proprio superiore gerarchico, anche in reazione a comportamenti ritenuti persecutori o ingiusti da parte di quest'ultimo, non possono essere scriminate ai sensi dell'art. 599 c.p. (provocazione), in quanto altri sono gli strumenti giuridici a disposizione del sottoposto per tutelare i propri diritti e contestare l'operato del superiore. L'esercizio di azioni giudiziarie, amministrative o di altro genere, anche se favorevoli all'attore, non integra di per sé gli estremi della provocazione e non legittima l'uso di espressioni offensive e diffamatorie. Tali espressioni, in quanto riferite a una gerarchia di valori convenzionalmente posta alla base del vivere associato, sono da considerarsi oggettivamente offensive, indipendentemente dal contesto in cui sono pronunciate, e integrano pertanto il reato di ingiuria ex art. 594 c.p. La valutazione circa la portata offensiva delle espressioni utilizzate è rimessa al giudice di merito, il quale deve apprezzare il contesto (ambientale, sociale, emotivo, relazionale) in cui la condotta si inserisce. La mancata acquisizione di documentazione relativa a precedenti azioni giudiziarie o amministrative intraprese dall'imputato non costituisce vizio di motivazione, in quanto tali elementi risultano irrilevanti ai fini della configurabilità del reato di ingiuria per il caso specifico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) AR. SI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 26/11/2007 CORTE APPELLO di MESSINA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. FUMO MAURIZIO;

udito il PG in persona del Sost.Proc.Gen. Dr. Stabile Carmine, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.

OSSERVA

La Corte di appello di Messina, in p…

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