Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1526 del 2024

ECLI:IT:TARSA:2024:1526SENT

Massima

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L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, non richiedendo una motivazione basata su un interesse pubblico concreto e attuale al ripristino della legalità violata, essendo sufficiente l'indicazione, anche per relationem, dei presupposti di fatto e delle norme giuridiche violate. L'ordine di demolizione non è inficiato da carenze motivazionali, né dalla mancata valutazione dell'ingenerato affidamento alla conservazione della situazione di fatto, poiché il mero decorso del tempo non implica un legittimo affidamento da parte dei proprietari dell'abuso, non essendo stati emanati provvedimenti amministrativi che abbiano generato aspettative stabilite e rapporti giuridici certi. L'amministrazione non è tenuta a valutare preventivamente se la misura ripristinatoria possa essere applicata senza pregiudizio per la parte conforme, incombendo piuttosto sul privato interessato l'onere di dimostrare, in sede esecutiva, l'obiettiva impossibilità di demolire la parte illecita senza pregiudizio per quella legittima. Il preavviso di acquisizione gratuita dell'opera abusiva e dell'area di sedime al patrimonio comunale, in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione, non arreca una immediata lesione del bene della vita e non necessita di specifica motivazione, trattandosi di una sanzione che opera di diritto e automaticamente allo scadere del termine stabilito nell'ordinanza, richiedendo solo l'accertamento formale dell'inadempimento. Infine, la mancata indicazione nell'ordinanza demolitoria dell'area che verrà acquisita non ne inficia la legittimità, in quanto tale specificazione costituisce elemento essenziale del distinto provvedimento con cui l'amministrazione accerta la mancata ottemperanza alla demolizione da parte del destinatario.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/07/2024

N. 01526/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01855/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1855 del 2021, proposto da
Giulia De Rosa, Giuseppe De Rosa, Antonietta Lamberti, rappresentati e difesi dagli avvocati Francesco Avagliano e Giuseppe Senatore, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Mario Florimonte in Salerno, via F. Conforti n. 11;

contro

Comune di Cava de’ Tirreni, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonino Cascone, Giuliana Senatore e Manuela Casilli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’a…

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