Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7535 del 2 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:7535PEN

Massima

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La convivenza more uxorio, ai fini dell'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 577 c.p., non richiede necessariamente una relazione di lunga durata, essendo sufficiente che il rapporto di fatto si caratterizzi per la stabilità e la condivisione del medesimo domicilio, indipendentemente dalla sua durata temporale. Ciò che rileva è la natura e l'intensità del vincolo, desumibili dalle circostanze concrete, come l'abbandono dell'ex casa familiare, il trasferimento della vittima nella nuova abitazione del convivente e la prospettiva di stabilità del rapporto, a prescindere dal dato meramente cronologico. L'aggravante dei motivi abietti e futili, se non oggetto di impugnazione, non può essere dedotta per la prima volta in sede di legittimità. La valutazione della recidiva, quale indice di maggiore capacità a delinquere e pericolosità sociale, è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, che deve considerare la gravità del reato, la personalità dell'imputato, il suo disinteresse per le norme penali, l'assenza di ravvedimento, la natura e la distanza temporale dei precedenti, senza che ciò comporti un vizio di motivazione se la stessa risulta puntuale, completa e logica. Analogamente, la determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., non è censurabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. MOROSINI E. M. - Consigliere

Dott. MAURO Anna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso la sentenza della Corte d'appello di Brescia del 17 settembre 2019;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
esaminata la requisitoria scritta depositata dal Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Brescia, in parziale rifo…

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