Il divieto di apertura di nuove attività artigianali alimentari introdotto dalla D.A.C. n. 49/2019 in un'area UNESCO ha efficacia limitata nel tempo, essendo soggetto a un termine di decadenza automatica di tre anni dalla sua introduzione, decorso il quale il divieto viene meno. Pertanto, la presentazione di una SCIA per l'avvio di una nuova attività in tale area successivamente alla scadenza del termine triennale non può essere dichiarata inefficace sulla base di tale divieto, in quanto esso non è più vigente. Inoltre, eventuali successive delibere comunali volte a prorogare retroattivamente il divieto sono illegittime, in quanto non possono incidere su posizioni giuridiche già consolidatesi all'esito della scadenza del termine originario. In tali casi, la verifica dei requisiti e presupposti per l'esercizio dell'attività deve essere effettuata con riferimento alla normativa vigente al momento della presentazione della SCIA, senza che possano rilevare sopravvenienze normative successive.