Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25561 del 4 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:25561PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare l'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., deve tenere conto esclusivamente dei parametri normativi inerenti alla gravità del fatto e al grado di colpevolezza dell'imputato, senza che la mera presenza di precedenti penali, in assenza di una dichiarazione di delinquenza abituale, professionale o per tendenza, ovvero di reati della stessa indole, possa di per sé ostare all'applicazione di tale istituto. Pertanto, la Corte di appello, nel rigettare la richiesta di applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto unicamente sulla base della presenza di precedenti penali di natura diversa, ha errato in diritto, rendendo necessario l'annullamento della sentenza con rinvio per un nuovo giudizio sul punto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/11/2021 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CALVANESE Ersilia;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale SENATORE Vincenzo, che ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe indicata, la Corte di appello di Torino conf…

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