Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 5991 del 17 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:5991PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La disciplina transitoria di cui all'art. 10, comma 3, della legge n. 251 del 2005, che esclude l'applicazione dei nuovi termini di prescrizione più favorevoli all'imputato nei procedimenti già pendenti in grado di appello o di cassazione, è suscettibile di essere dichiarata costituzionalmente illegittima per contrasto con l'art. 117, comma 1, Cost., in relazione all'art. 7 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, come interpretato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, che impone l'applicazione retroattiva della legge penale più favorevole. Infatti, tale disciplina transitoria priva l'imputato, il cui processo sia già pendente in appello o in cassazione, dell'applicazione immediata della legge più favorevole in materia di prescrizione, in contrasto con il principio di retroattività della lex mitior sancito a livello internazionale e comunitario, senza che tale limitazione possa essere giustificata dal bilanciamento con interessi di pari rilievo. Pertanto, la Corte di cassazione, ove ritenga non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, deve sollevare la relativa questione dinanzi alla Corte costituzionale, sospendendo il giudizio in corso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

Be. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Torino in data 3.2.2010;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Carlo Zaza;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Giovanni D'Angelo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore dell'imputato Avv. Ferrero Marco, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO…

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