Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23282 del 16 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:23282PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso dal privato mediante induzione in errore del pubblico ufficiale, di cui agli artt. 48 e 479 c.p., si configura quando il privato fornisce al pubblico ufficiale false informazioni o dichiarazioni che vengono recepite e attestate nell'atto pubblico, senza che il pubblico ufficiale abbia un autonomo obbligo di verificarne la veridicità. In tali casi, la responsabilità penale ricade sia sul privato che ha indotto in errore il pubblico ufficiale, sia sul pubblico ufficiale che ha formato l'atto pubblico sulla base di tali false informazioni. Ciò si differenzia dall'ipotesi di falsa attestazione del pubblico ufficiale di cui all'art. 483 c.p., in cui il pubblico ufficiale si limita a trascrivere nell'atto pubblico la dichiarazione ricevuta dal privato, senza avere l'obbligo di verificarne la veridicità. Pertanto, la qualificazione giuridica dei fatti come falso ideologico commesso mediante induzione in errore del pubblico ufficiale, anziché come falsa attestazione, è corretta quando il privato ha fornito al pubblico ufficiale false informazioni che sono state recepite e attestate nell'atto pubblico, senza che il pubblico ufficiale avesse un autonomo obbligo di accertarne la veridicità. Inoltre, ai fini della responsabilità penale del privato, è irrilevante accertare se la mano del falsificatore sia stata la sua o di un terzo, essendo sufficiente che egli abbia avuto la disponibilità materiale del bene e l'interesse a realizzare o far realizzare i falsi per poi farne uso. Infine, la mancata concessione delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivata con il riferimento ai numerosi precedenti penali dell'imputato, senza che sia necessario l'esame di ulteriori specifici elementi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. FE. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 7867/2005 CORTE APPELLO di ROMA, del 23/04/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/04/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SAVANI Piero

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO Francesco che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. DE GAETANO R..

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