Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 45914 del 31 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:45914PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il dispositivo di assoluzione con la formula "perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato" non preclude automaticamente il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione, qualora dalla motivazione della sentenza emerga che l'assoluzione sia stata pronunciata anche per l'insussistenza della qualità soggettiva richiesta per la configurabilità del reato contestato, indipendentemente dalle successive modifiche legislative. In tali casi, il giudice della riparazione deve verificare se l'assoluzione sia stata pronunciata anche per una ragione di merito non preclusiva del diritto all'indennizzo e, in tal caso, procedere all'esame della relativa richiesta. Il criterio ermeneutico da seguire è quello della prevalenza del contenuto sostanziale della motivazione rispetto al dato formale del dispositivo, al fine di pervenire ad un risultato interpretativo il più possibile aderente alla volontà del giudice, purché non in palese contrasto con il dispositivo stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. GALBIATI Ruggero - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. MARINELLI Felicetta - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FA. DO. , N. IL (OMESSO);

1) MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE;

avverso l'ordinanza n. 31/2000 CORTE APPELLO di ROMA, del 11/05/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FELICETTA MARINELLI;

lette le conclusioni del PG, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

PREMESSO IN FATTO

La Corte di Appello di Roma, con ordinanza resa all'udienza came…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.