Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8081 del 20 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:8081PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso (art. 416-bis c.p.) richiede la prova dell'esistenza di un vincolo associativo che sia in grado di ingenerare nella vittima la percezione della forza intimidatrice derivante dall'appartenenza degli agenti a un'organizzazione criminale riconosciuta e radicata sul territorio. A tal fine, non è sufficiente la mera commissione di singoli reati-scopo, ma occorre valutare complessivamente gli elementi indiziari che dimostrino l'esistenza di un programma criminoso comune, la stabilità del vincolo associativo e la capacità di intimidazione del gruppo, anche in assenza di una formale affiliazione ai vertici dell'organizzazione mafiosa di riferimento. L'aggravante del metodo mafioso (art. 7 d.l. 152/1991) può essere riconosciuta anche in assenza della prova dell'esistenza di un'associazione mafiosa, purché risulti che la violenza o la minaccia siano state poste in essere con modalità tali da richiamare alla mente della vittima la forza intimidatrice tipica dell'agire mafioso. Ai fini della valutazione della gravità indiziaria, il giudice non può procedere a una valutazione atomistica e frammentaria degli elementi probatori, ma deve effettuare una valutazione complessiva e unitaria del quadro indiziario, verificando la convergenza e l'univocità degli elementi a carico dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI G. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria - Consigliere

Dott. FILIPPINI - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI TORINO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
nel procedimento a carico di quest'ultimo:
avverso l'ordinanza del 18/07/2017 del TRIB. LIBERTA' di TORINO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO FILIPPINI;
sentite le conclusioni del PG Dr. DELIA CARDIA per l'accoglimento del ricorso del P.M. con annullamento in relazione ai reati articolo 416 bis, L. n. 203 del 1991, articolo …

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