Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43426 del 15 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:43426PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia si configura quando l'agente pone in essere più atti, anche non necessariamente delittuosi, di natura vessatoria che determinano sofferenze fisiche o morali alla persona offesa, senza che sia necessario che tali condotte si protraggano per un tempo prolungato, essendo sufficiente la loro ripetizione anche in un limitato contesto temporale. Ai fini della configurabilità del reato, non rileva che durante il periodo di commissione delle condotte vi siano stati anche momenti di normalità e accordo tra l'agente e la persona offesa, atteso il carattere abituale del reato. La circostanza aggravante di cui all'art. 572, comma 2, c.p., introdotta dalla L. n. 69/2019, trova applicazione anche quando solo una delle condotte di maltrattamento sia stata commessa in presenza di un minore dopo l'entrata in vigore della predetta legge, in luogo della previgente aggravante di cui all'art. 61, comma 1, n. 11-quinquies, c.p. Il giudizio di attendibilità della persona offesa, adeguatamente motivato, non può essere sindacato in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogico o privo di idonea giustificazione. La concessione del beneficio della non menzione della condanna nel casellario giudiziale è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, senza che sia necessaria una specifica e dettagliata esposizione delle ragioni della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. GIORGI Maria - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/09/2021 della Corte d'appello di Palermo;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), il quale ha concluso riportandosi ai motivi di ricorso e insistendo per l&#…

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