Il mancato adempimento dell'obbligo di adottare il provvedimento definitivo di esproprio entro il termine quinquennale dalla dichiarazione di pubblica utilità determina l'illiceità dell'occupazione del bene da parte della pubblica amministrazione, con conseguente obbligo di restituzione del bene al proprietario e risarcimento del danno per l'illegittima occupazione. L'accertamento incidentale dell'eventuale usucapione del bene da parte dell'amministrazione occupante è ammissibile solo entro ristretti limiti, dovendo essere escluso dal computo del termine ventennale il periodo di occupazione illegittima anteriore all'entrata in vigore della disciplina sull'acquisizione sanante. La responsabilità per l'illecita occupazione grava esclusivamente sull'ente che ha dato corso al procedimento espropriativo, senza che possa essere estesa ad altri enti pubblici in ragione della successiva fruizione dell'opera pubblica realizzata. Il risarcimento del danno da occupazione illegittima deve essere determinato in via equitativa, applicando il parametro del 5% annuo sul valore venale del bene, oltre interessi legali.