Il potere del Sindaco di adottare provvedimenti contingibili ed urgenti, in deroga al principio di tipicità degli atti amministrativi, è finalizzato esclusivamente a fronteggiare situazioni di carattere eccezionale ed imprevisto, costituenti concreta minaccia per la pubblica incolumità, per le quali sia impossibile utilizzare i normali mezzi predisposti dall'ordinamento giuridico. Tale potere presuppone un preventivo e puntuale accertamento della situazione di pericolo, basato su prove concrete e non su mere presunzioni, nonché l'impossibilità di ricorrere ai normali strumenti amministrativi. Pertanto, l'adozione di ordinanze contingibili ed urgenti da parte del Sindaco è illegittima qualora non risulti l'effettiva sussistenza di una situazione di estremo pericolo per la salute pubblica, tale da dover essere fronteggiata con misure straordinarie, nonché l'impossibilità di utilizzare i normali mezzi previsti dall'ordinamento, come l'avvio del procedimento di bonifica ai sensi dell'art. 244 del d.lgs. n. 152/2006. In tali ipotesi, l'ordinanza sindacale deve essere annullata per difetto di presupposti, in quanto adottata in violazione del principio di tipicità degli atti amministrativi e del criterio di proporzionalità, non risultando necessaria ed urgente rispetto alla situazione concreta.