Cassazione penale Sez. III sentenza n. 2385 del 20 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:2385PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare l'attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa in un reato di violenza sessuale e maltrattamenti, deve effettuare un'attenta disamina della coerenza logica, della precisione e dell'uniformità del racconto, tenendo conto anche delle eventuali giustificazioni addotte per il ritardo nella presentazione della querela e per la successiva remissione della stessa, nonché dell'assenza di particolari manifestazioni di risentimento nei confronti dell'imputato. Tali elementi, unitamente all'esame delle dichiarazioni degli altri testimoni e dell'imputato, consentono di superare il vaglio di legittimità, anche in presenza di difformità di valutazioni tra i due gradi di giudizio di merito, laddove il giudice di appello abbia offerto una puntuale motivazione delle ragioni per le quali non ha condiviso le conclusioni del primo giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1275/2009 CORTE APPELLO di PALERMO, del 19/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/12/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCA RAMACCI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita'.

udito il difensore avv. (OMISSIS) di (OMISSIS), avv. …

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