Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30900 del 16 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:30900PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La Corte di Cassazione, in materia di reati concernenti sostanze stupefacenti, afferma che il giudice di merito deve applicare la disciplina sanzionatoria prevista dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, articolo 73, nel testo anteriore alle modifiche apportate dal Decreto Legge n. 272 del 2005, convertito dalla Legge n. 49 del 2006, dichiarate incostituzionali dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 32 del 2014. Pertanto, per le droghe cosiddette "leggere", trova applicazione un trattamento sanzionatorio decisamente più favorevole per il reo rispetto a quello dichiarato incostituzionale, con la conseguente necessità di una nuova commisurazione della pena da parte del giudice di rinvio. Il giudice di legittimità non può invece riesaminare nel merito le valutazioni probatorie e le argomentazioni logico-giuridiche sviluppate dal giudice di merito per affermare la responsabilità penale dell'imputato e l'insussistenza delle circostanze attenuanti, in quanto tali accertamenti rientrano nell'ambito del sindacato di legittimità e non di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 629/2012 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 22/10/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/06/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRA BASSI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VIOLA ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.

FATTO E DIRITTO

1. L'Av…

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