Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30058 del 9 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:30058PEN

Massima

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Il messo di notificazione è tenuto a effettuare la notifica direttamente nelle mani del destinatario, salvo che non sia possibile rinvenirlo nella sua abitazione o non vi sia una persona di famiglia o addetta alla casa, maggiorenne e non incapace, che possa ricevere la notifica. In tali casi, la notifica può essere eseguita mediante consegna al portiere dello stabile. Il rifiuto del destinatario di ricevere direttamente la notifica non legittima il messo a desistere dal suo compito, essendo sufficiente dare atto del rifiuto affinché la notifica si abbia per eseguita. L'uso di minacce o atteggiamenti intimidatori da parte del messo per costringere il destinatario ad accettare la notifica integra il reato di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza 3193/2012 dell'11/4/2013 della CORTE DI APPELLO DI CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. OSCAR CEDRANGOLO che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

La Corte di Appello di Catania con sentenza dell'1…

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