Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3815 del 3 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:3815PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, nel revocare la sospensione condizionale della pena precedentemente concessa, deve preventivamente verificare l'esistenza di eventuali ricorsi per cassazione pendenti avverso precedenti provvedimenti interferenti con la decisione da adottare, e deve altresì individuare con precisione la causa di revoca del beneficio in relazione alla data di commissione dei successivi reati unificati per continuazione, al fine di accertare la sussistenza dei presupposti di legge per la revoca stessa. In mancanza di tali verifiche e precisazioni, la motivazione dell'ordinanza di revoca risulta carente, determinando l'annullamento del provvedimento con rinvio per nuovo giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/12/2020 del GIP TRIBUNALE di LUCCA;
udita la relazione svolta dal Consigliere CASA FILIPPO;
lette le conclusioni del PG ANGELILLIS Ciro che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lucca, deliberando in funzione di giudice dell'esecuzione, revocava la sospensione condizionale della pena concessa a (OMISSIS) con sentenza e…

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