Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 1416 del 2014

ECLI:IT:TARPIE:2014:1416SENT

Massima

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Il provvedimento di diniego di condono edilizio deve essere adeguatamente motivato, indicando con chiarezza le ragioni per le quali il manufatto oggetto della domanda di sanatoria non esiste più o risulta diverso da quello per cui è stata presentata l'istanza, in modo da consentire al richiedente di comprendere le effettive ragioni del rigetto e di poter adeguatamente esercitare il proprio diritto di difesa. In assenza di una motivazione sufficiente, il provvedimento di diniego è illegittimo e deve essere annullato, con conseguente obbligo per l'amministrazione di riaprire l'istruttoria sulla domanda di condono, tenendo conto delle osservazioni e delle allegazioni del richiedente. Il principio di partecipazione, di cui all'art. 10-bis della legge n. 241 del 1990, trova applicazione anche nei procedimenti per il rilascio di titoli edilizi a contenuto vincolato, quali il condono edilizio, imponendo all'amministrazione l'invio del preavviso di diniego prima dell'adozione del provvedimento finale.

Sentenza completa

N. 00831/2007
REG.RIC.

N. 01416/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00831/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 831 del 2007, proposto da:
Giovanni Bernelli, rappresentato e difeso dagli avv.ti Piero Golinelli, Fabrizio Drago, Giovanni Martino, con domicilio eletto presso quest’ultimo in Torino, via Stefano Clemente, 22;

contro

Comune di Cuneo;

per l'annullamento

- del provvedimento emesso in data 13 aprile 2007, notificato il 16 aprile 2007, con il quale il Dirigente del Settore Programmazione del Territorio, Settore Urbanistica, Ufficio Condono, del Comune di Cuneo, ha respinto la domanda di sanatoria protocollata in data 13 dicembre 2004, prot. 66196, presentata da Bernelli Giovanni ai sens…

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