Per la procedibilita` della proposta di applicazione di una misura di prevenzione avanzata dal questore nei confronti degli indiziati di appartenenza alla mafia o alla camorra non e` necessario l'avviso di cui all'art. 5 della legge 3 agosto 1988, n. 327 (norme in materia di misure di prevenzione personali). Invero le ipotesi rispettivamente considerate dalla legge n. 1423 del 1956 e dalla legge n. 575 del 1965 e successive modificazioni sono tra loro diverse e diversa e` quindi la disciplina cui devono essere assoggettate: nel primo caso l'avviso orale da parte dell'autorita` amministrativa e` destinato a continuare a conservare l'originaria natura di provvedimento essenzialmente discrezionale ed a funzionare come condizione di procedibilita` dell'adozione delle ulteriori misure, mentre con riguardo alle ipotesi disciplinate dal complesso delle norme cosiddette "antimafia" deve ritenersi priva di giustificazione la previsione di condizionamenti all'esercizio del potere di proposta, nel senso che a tale potere deve ritenersi corrispondere un dovere, e che l'esercizio di esso, sia da parte del procuratore della repubblica che da parte dell'autorita` amministrativa, non puo` essere subordinato ad adempimenti che la legge non preveda come obbligatori per tutti i titolari del potere di proposta.                            da vedere: Sen 19/04/1990 3228 sez L Civ