Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3452 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:3452SENT

Massima

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Il divieto di prosecuzione di un'attività commerciale in un determinato locale, disposto dall'amministrazione comunale in ragione della pregressa attività svolta nel medesimo locale e tutelata da specifiche delibere comunali, è legittimo e trova applicazione anche nei confronti di chi subentra nell'esercizio della nuova attività, in virtù del principio di continuità dell'esercizio commerciale nel medesimo locale. Tale divieto permane anche qualora il provvedimento originario sia stato sospeso in via cautelare, in quanto la sospensione ha efficacia interinale e cessa con la definitiva pronuncia sul merito, che conferma la legittimità del divieto. L'amministrazione comunale, pertanto, può legittimamente notificare il divieto di prosecuzione dell'attività anche al nuovo gestore, in quanto il provvedimento originario era stato adottato anche nei confronti di chiunque altro avesse esercitato la medesima attività nei locali in questione. Il principio di libera concorrenza e di tutela delle attività artigianali non può prevalere sulle specifiche disposizioni comunali che, nell'ambito della propria competenza, hanno individuato determinate zone del centro storico come sottoposte a particolari vincoli e tutele, volti a preservarne le caratteristiche urbanistiche e commerciali. Pertanto, il divieto di prosecuzione dell'attività commerciale in un determinato locale, disposto dall'amministrazione comunale in ragione della pregressa attività svolta nel medesimo locale e tutelata da specifiche delibere comunali, è legittimo anche nei confronti del nuovo gestore che subentra nell'esercizio della nuova attività, in quanto il provvedimento originario era stato adottato anche nei confronti di chiunque altro avesse esercitato la medesima attività nei locali in questione. Tale divieto permane anche qualora il provvedimento originario sia stato sospeso in via cautelare, in quanto la sospensione ha efficacia interinale e cessa con la definitiva pronuncia sul merito, che conferma la legittimità del divieto.

Sentenza completa

N. 01455/2012
REG.RIC.

N. 03452/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01455/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1455 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Innocenzo XI, 8;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso per legge dall'avv. Rosalda Rocchi, domiciliato in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 1118 del 23.05.2005 del direttore del Municipio I – Roma Centro Storico di divieto al proseguimento dell’attività di laboratorio di gelateria e creperia nei locali siti in ((omissis)) in Trastevere n.ri 4 …

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