Il provvedimento di dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante ai sensi dell'art. 10, comma 3, lett. a) del D.Lgs. n. 42/2004 può essere legittimamente adottato anche per beni immobili che costituiscono parte integrante e inscindibile di un complesso architettonico di pregio storico-artistico, pur in presenza di un preesistente vincolo paesaggistico, in quanto la tutela culturale persegue finalità diverse e ulteriori rispetto a quelle della tutela paesaggistica. L'Amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente l'inclusione di determinati beni nell'ambito del vincolo, sulla base di una puntuale istruttoria che accerti il nesso di pertinenzialità e di unitarietà funzionale e storica tra tali beni e il complesso architettonico tutelato, anche attraverso l'esame della documentazione storica e cartografica. L'omissione dell'acquisizione del parere del Comitato regionale di coordinamento, previsto dall'art. 19 del D.P.R. n. 233/2007, non determina l'illegittimità del provvedimento di vincolo culturale, qualora il bene sia stato ritenuto meritevole di tutela esclusivamente sotto il profilo culturale e non anche sotto quello paesaggistico.