Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38200 del 28 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:38200PEN

Massima

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Il sequestro di persona a scopo di estorsione, di cui all'art. 630 c.p., si configura quando l'agente, con violenza o minaccia, priva taluno della libertà personale al fine di conseguire un ingiusto profitto come prezzo della liberazione. Ai fini della sussistenza del reato, è sufficiente che l'agente abbia agito con la consapevolezza e la volontà di privare la vittima della libertà personale, a prescindere dalla effettiva realizzazione del fine estorsivo, essendo il dolo specifico elemento costitutivo del reato. La condotta del concorrente nel reato di sequestro di persona a scopo di estorsione può consistere sia in un contributo materiale che in un contributo morale, purché sia dimostrato il suo pieno coinvolgimento, psicologico e materiale, nell'operazione criminosa. L'aggravante di cui all'art. 112, n. 1, c.p. per il concorso di più persone nel reato sussiste anche quando siano state identificate solo alcune delle persone coinvolte, essendo sufficiente che vi sia la prova dell'intervento di più soggetti nella realizzazione del fatto. La richiesta di applicazione dell'attenuante di cui all'art. 114 c.p. per il ruolo marginale dell'imputato è esclusa quando la condotta tenuta dal concorrente, come nel caso di sottoposizione della vittima a scariche elettriche, risulti ontologicamente incompatibile con un ruolo meramente accessorio o di minore importanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - rel. Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AK. NE. N. IL (OMESSO);

2) KO. AB. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 331/2010 CORTE APPELLO di ROMA, del 04/03/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/10/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MACCHIA Alberto;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALVI Giovanni che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

Udito il difensore Avv. Papalia Ubaldo per AK. che si e' riportato ai …

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