Il decorso del termine quinquennale di efficacia dei vincoli preordinati all'espropriazione di un'area, previsto dalla normativa regionale siciliana, comporta l'obbligo per il Comune di provvedere alla nuova destinazione urbanistica dell'area, senza che tale obbligo possa essere sospeso dalla circostanza che sia in itinere la redazione del nuovo piano regolatore generale. Qualora il Comune rimanga inerte nell'adempiere a tale obbligo, il privato proprietario dell'area può agire in giudizio per ottenere la declaratoria dell'obbligo del Comune di provvedere sulla sua istanza di riqualificazione urbanistica, con la conseguente possibilità di nomina di un commissario ad acta in caso di perdurante inadempimento. Tale obbligo del Comune trova il suo fondamento nel carattere obbligatorio dell'esercizio del potere di pianificazione urbanistica, pur rimanendo discrezionale il quomodo dell'esercizio di tale potere nei limiti posti dalla normativa di settore. La decadenza dei vincoli preordinati all'esproprio e il conseguente obbligo del Comune di provvedere alla nuova destinazione urbanistica dell'area costituiscono, pertanto, un principio di diritto consolidato nella giurisprudenza amministrativa, a tutela della posizione giuridica del privato proprietario.