Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14545 del 24 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:14545PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. è configurabile anche in assenza di una manifestazione attuale ed eclatante del metodo intimidatorio, essendo sufficiente la capacità potenziale dell'organizzazione di sprigionare, per il solo fatto della sua esistenza, una carica intimidatrice idonea a piegare ai propri fini la volontà di quanti vengano in contatto con gli affiliati. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che l'articolazione periferica del sodalizio mafioso abbia dato luogo a specifici atti intimidatori, essendo invece sufficiente che emerga il collegamento della nuova struttura territoriale con quella "madre" del sodalizio di riferimento e che il modulo organizzativo presenti i tratti distintivi del predetto sodalizio, lasciando concretamente presagire una già attuale pericolosità per l'ordine pubblico. La condotta di partecipazione all'associazione mafiosa è riferibile a colui che si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Ai fini dell'aggravante della disponibilità di armi di cui all'art. 416-bis, comma 4, c.p., è sufficiente la mera disponibilità delle armi da parte dell'associazione, indipendentemente dal fatto che essa configuri le ipotesi delittuose di porto e detenzione, essendo irrilevante che la disponibilità corrisponda all'attuale ed effettiva detenzione o al porto, potendo riguardare anche armi legalmente detenute.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A. - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/02/2016 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere ROSA PEZZULLO;
lette/sentite le conclusioni del PG MARIO MARIA STEFANO PINELLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore del ricorrente, avv.to (OMISSIS), che ha insistito per l&#x…

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