Il diritto di esclusiva accordato dalla pubblica amministrazione ad un soggetto per l'installazione e gestione degli impianti pubblicitari nel territorio comunale legittima il diniego di autorizzazioni temporanee per l'affissione di cartelloni pubblicitari da parte di terzi, anche se di dimensioni diverse da quelle oggetto del contratto di appalto, qualora tale contratto sia stato successivamente integrato per evitarne la risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta. Tuttavia, la domanda di annullamento di tali dinieghi diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora le autorizzazioni richieste si riferissero a eventi temporanei ormai esauriti, non potendo il loro eventuale annullamento arrecare alcuna utilità concreta al ricorrente. Parimenti, la domanda risarcitoria è infondata ove il ricorrente non abbia fornito prova rigorosa, ai sensi dell'art. 2697 c.c., del nesso di causalità tra il provvedimento impugnato e il danno lamentato, nonché dell'effettiva sussistenza di un danno-conseguenza.