Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26093 del 16 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:26093PEN

Massima

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Il giudice di merito, nell'applicare una misura cautelare personale, deve valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza sulla base di un compendio indiziario che, pur non essendo idoneo a provare la responsabilità dell'indagato oltre ogni ragionevole dubbio, consenta di formulare una qualificata probabilità di colpevolezza, senza necessità di riscontri esterni alle dichiarazioni della persona offesa, quando queste siano ritenute attendibili dal giudice secondo il suo libero e motivato apprezzamento. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, in presenza di reati di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., opera una presunzione relativa di sussistenza delle stesse, che impone al giudice di dare atto dell'inesistenza di elementi idonei a vincerla, salvo che l'indagato abbia allegato elementi specifici in relazione al caso concreto, dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure. Il giudizio di sussistenza delle esigenze cautelari è censurabile in sede di legittimità soltanto per violazione di specifiche norme o per mancanza o manifesta illogicità della motivazione, ma non per una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/03/2020 del Tribunale di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DI STASI Antonella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Di NARDO Marilia, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.

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