Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19922 del 20 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:19922PEN

Massima

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La custodia cautelare in carcere per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa ancora operativa è obbligatoria, in applicazione della doppia presunzione di cui all'art. 275 c.p.p., comma 3, salvo che l'indagato dimostri segnali di recesso e dissociazione dal sodalizio criminale, tali da superare la presunzione. Il decorso del tempo dalla esecuzione della misura non è di per sé sufficiente a superare la presunzione, se non accompagnato da elementi concreti di dissociazione, specie per le associazioni mafiose storiche o caratterizzate da particolare stabilità. Le condizioni di salute dell'indagato, pur gravi, non sono di per sé idonee a elidere il pericolo di recidiva, qualora risultino adeguatamente curate e monitorate in regime carcerario, senza pregiudizio per l'incolumità del detenuto. Il giudice, in presenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., non ha l'obbligo di dimostrare in positivo la sussistenza delle esigenze cautelari, ma deve solo valutare l'eventuale sussistenza di elementi che smentiscano, nel caso concreto, l'effetto della presunzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANTOVANO Alfredo - Presidente

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/10/2021 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere ((omissis));
lette le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MANUALI Valentina, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, il Tribunale di Ca…

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