Cassazione penale Sez. III sentenza n. 4374 del 3 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:4374PEN

Massima

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Il possesso di un oggetto, come un'asta di bandiera, non integra di per sé il reato di lancio di materiale pericoloso o invasione di campo, essendo necessario che il comportamento dell'agente sia caratterizzato da un atteggiamento dinamico e violento diretto all'offesa o alla minaccia delle persone, in relazione alle concrete circostanze di tempo e di luogo. La mera detenzione di un oggetto astrattamente idoneo a recare offesa può essere giustificata in relazione all'evento sportivo, sicché è necessaria un'adeguata motivazione circa l'effettiva destinazione dello strumento all'offesa delle persone e l'atteggiamento aggressivo dell'imputato, al fine di configurare correttamente la fattispecie penale contestata. La carenza di una chiara e completa motivazione su tali elementi essenziali del reato comporta l'annullamento della sentenza con rinvio ad altro giudice per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMORESANO Silvio - Presidente

Dott. DE MASI Oronzo - Consigliere

Dott. MOCCI Mauro - rel. Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/05/2014 della Corte d'Appello di Salerno visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere MOCCI Mauro;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;
udito il difensore dell'imputato avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi agli atti.
RITENUTO IN FATTO
1. (…

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