Il provvedimento di annullamento di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) ai sensi dell'art. 21-nonies della Legge n. 241/1990 è legittimo qualora l'Amministrazione accerti la realizzazione di opere edilizie abusive, in assenza di idoneo titolo abilitativo, esercitando il potere di vigilanza e di repressione degli abusi edilizi di cui agli artt. 27 e 33 del D.P.R. n. 380/2001. L'Amministrazione, in tali casi, è tenuta a verificare la sussistenza dei presupposti di legge per l'esercizio del potere di annullamento, valutando attentamente gli interessi pubblici e privati coinvolti, nel rispetto del principio di proporzionalità e del giusto procedimento. Il ricorso avverso il provvedimento di annullamento della SCIA può essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, qualora le parti raggiungano un accordo transattivo che comporti la compensazione delle spese di giudizio.