Consiglio di Stato sentenza n. 3396 del 2005

ECLI:IT:CDS:2005:3396SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di annullamento di autorizzazioni paesaggistiche rilasciate dalla Provincia, adottato dal Ministero per i beni culturali ed ambientali ai sensi dell'art. 82, comma 9, del D.P.R. n. 616/1977, è un atto non recettizio, la cui efficacia non è subordinata alla successiva notifica all'interessato, essendo il termine perentorio di 60 giorni previsto dalla legge riferito esclusivamente all'adozione del provvedimento e non anche alla sua comunicazione. L'esercizio del potere ministeriale di annullamento delle autorizzazioni paesaggistiche non può essere condizionato da accordi di carattere privatistico precedentemente intervenuti tra le parti interessate, in quanto il potere in materia ambientale e paesaggistica si pone su un piano del tutto diverso rispetto al potere riguardante la materia edilizia. Il provvedimento di autorizzazione di interventi edilizi in aree sottoposte a vincolo paesistico deve essere adeguatamente motivato in ordine alle ragioni volte ad evidenziare la compatibilità del progetto con le esigenze di tutela del contesto ambientale tutelato, considerando il progetto nella sua globalità. L'annullamento del nulla osta ambientale per difetto di motivazione non comporta una nuova valutazione di merito da parte dell'amministrazione, ma solo l'eliminazione dell'atto viziato. Il vincolo paesaggistico riguarda l'ambito dell'intero centro storico comunale e non è escluso dalla circostanza che le costruzioni siano situate nella zona A del Comune. Il potere comunale di sanzionare gli abusi edilizi non si prescrive, restando solo subordinato ad una adeguata motivazione con riguardo alla sussistenza di un pubblico interesse alla eliminazione dell'edificio abusivo. L'art. 32 della L. n. 47/1985 non prevede alcuna nuova adozione, di propria iniziativa e senza richiesta alcuna da parte degli interessati, di provvedimenti finalizzati al rilascio di un'autorizzazione edilizia, previo riesame dei progetti presentati, da parte delle competenti autorità locali titolari della sub-delega regionale in materia di beni ambientali, dopo l'intervenuto annullamento del nulla-osta ambientale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Sesta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 9425 del 2002, proposto da Fr. Ra., Gi. Sc., Se. Ra., Al. Ra. e Lu. Ra., rappresentati e difesi dall'avv. Gi. Ma. ed elettivamente domiciliati n Ro., via Os. n. 6, presso lo studio dell'avv. Gi. Mo.;
contro
- il Comune di Lazise, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti St. Ba., Gi. Ba. e An. Li. ed elettivamente domiciliato presso lo studio di quest'ultimo in Ro., viale An. n. 32;
- il Ministero per i beni culturali ed ambientali (ora per i beni e le attività culturali), in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria per legge nella sua sede in Ro., via De. Po. n. 12;
- la Regione Veneto in persona del Presidente pro tempore della Giunta regionale, rappresentata e di…

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