Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34072 del 9 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:34072PEN

Massima

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Il provvedimento di applicazione di una misura cautelare, successivamente dichiarato inefficace e revocato, non può essere oggetto di impugnazione da parte dell'indagato, in assenza di una specifica e motivata deduzione dell'interesse a coltivare l'impugnazione, atteso che l'interesse a impugnare previsto dall'art. 568, comma 4, cod. proc. pen. non è riconoscibile con riferimento al perseguimento di effetti diversi da quelli ai quali è preordinata la procedura incidentale de libertate cui si riferisce l'impugnazione. Inoltre, l'eventuale impugnazione da parte del pubblico ministero della pronuncia di inefficacia della misura cautelare determina l'instaurazione di un distinto procedimento cautelare, nel corso del quale l'indagato potrà svolgere compiutamente le proprie facoltà difensive e impugnare un eventuale provvedimento sfavorevole, senza che possa prefigurarsi un generico interesse a impugnare il provvedimento dichiarato inefficace al solo fine di conseguire una pronuncia favorevole volta a incidere sulle eventuali e distinte fasi del procedimento. L'omessa specifica e motivata deduzione dell'interesse a coltivare l'impugnazione in sede di riesame comporta l'inammissibilità della stessa e preclude alla parte interessata di prospettare detto interesse per la prima volta con il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. SABEONE Gerardo -Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. CAVALLONE Luciano - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Ha.Ha. nato in TUNISIA il (Omissis);
avverso l'ordinanza del 5/04/2024 del TRIBUNALE di FIRENZE;
udita la relazione svolta dal Consigliere CARLO RENOLDI;
letta la requisitoria del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale GIULIO MONFERINI, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 15 marzo 2024 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Livorno aveva applicato a Ha.Ha. la misura della custodia cautelare in carcere avendo ravvisato a suo carico s…

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