Tribunale Amministrativo Regionale Liguria - Genova sentenza n. 666 del 2011

ECLI:IT:TARLIG:2011:666SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio è legittimo quando l'intervento edilizio oggetto della domanda di sanatoria risulta, in tutto o in parte, realizzato in data successiva al termine previsto dalla normativa di riferimento, in quanto tale circostanza impedisce la formazione del silenzio assenso e rende il contenuto del provvedimento di diniego vincolato e non diversamente configurabile. In tali ipotesi, l'amministrazione non è tenuta a esperire le garanzie partecipative di cui agli artt. 7 e 10-bis della legge n. 241/1990, né a valutare d'ufficio la possibilità di una sanatoria parziale, essendo sufficiente l'accertamento dell'abusività di una parte rilevante dell'intervento edilizio per giustificare il rigetto integrale della domanda di condono. Conseguentemente, l'ordine di demolizione delle opere abusive, che accede al diniego di condono, non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto atto sanzionatorio a contenuto vincolato, e non deve necessariamente indicare la specifica violazione di parametri urbanistici, essendo sufficiente il riferimento alla mancata sanatoria per il carattere abusivo dell'intervento. Il giudicato penale di estinzione del reato edilizio per intervenuta sanatoria non è opponibile all'amministrazione comunale che non si sia costituita parte civile nel relativo processo, atteso che esso non preclude l'accertamento, in sede amministrativa, della data di realizzazione delle opere abusive ai fini della definizione della domanda di condono.

Sentenza completa

N. 00782/2010
REG.RIC.

N. 00666/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00782/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 782 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Genova, via Corsica 10/4;

contro

Comune di Masone, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Genova, Galleria Mazzini, 7/7;

per l'annullamento

del provvedimento del comune di Masone 17.6.2010, n. 26, che ha da un lato rigettato la domanda di condono edilizio ex L. n. 326/2003 e dall’altro ha ordinato la demolizione delle opere abusive.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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