La realizzazione di opere edilizie, quali cappelle, edicole funerarie e tumuli, da parte di un concessionario nell'ambito di una concessione per la costruzione e gestione di un cimitero comunale, è subordinata all'ottenimento del prescritto titolo abilitativo, non essendo tali opere riconducibili alla categoria delle opere pubbliche comunali esenti da tale obbligo. Infatti, sebbene tali opere possano avere un apprezzabile rilievo sociale, esse sono primariamente destinate al soddisfacimento di interessi singolari degli assegnatari dei relativi suoli, a differenza delle opere direttamente realizzate dal concessionario per il soddisfacimento dei bisogni della collettività indistintamente considerata, le quali rientrano nella nozione di opera pubblica. Pertanto, l'amministrazione comunale è legittimata a ordinare la demolizione delle opere edilizie realizzate dal concessionario in assenza del prescritto titolo abilitativo, non rilevando l'attuale impiego delle stesse, in quanto la valutazione dell'abusività edilizia prescinde da tale circostanza.