Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 18932 del 5 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:18932PEN

Massima

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Il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (c.d. "caporalato") di cui all'art. 603-bis c.p. richiede la compresenza di due elementi: 1) il reclutamento di manodopera da destinare al lavoro presso terzi in condizioni di sfruttamento, caratterizzate da reiterata corresponsione di retribuzioni palesemente difformi dai contratti collettivi, violazione della normativa sull'orario di lavoro e sulla sicurezza, nonché sottoposizione a condizioni di lavoro e alloggiative degradanti; 2) l'approfittamento dello stato di bisogno dei lavoratori, inteso come una situazione di grave difficoltà, anche temporanea, in grado di limitare la loro volontà e indurli ad accettare condizioni particolarmente svantaggiose. La mera irregolarità amministrativa del lavoratore extracomunitario e la sua condizione di disagio non integrano di per sé il reato, essendo necessario l'accertamento di un effettivo sfruttamento. Il reclutatore può essere ritenuto responsabile anche in assenza di finalità di lucro, essendo sufficiente che egli abbia svolto un'attività di intermediazione tra i lavoratori e il datore di lavoro, approfittando dello stato di bisogno dei primi e consapevole del carattere illecito della propria condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. RICCI A.L.A. - rel. Consigliere

Dott. D'ANDREA Alessandro - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/09/2022 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANNA LUISA ANGELA RICCI;
lette le conclusioni del PG in persona del Sostituto Procuratore GIUSEPPINA CASELLA:
che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Reggio Calabria,, con sentenza del 15 settembre 2022, in…

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