Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4574 del 2016

ECLI:IT:TARNA:2016:4574SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza o in totale difformità dal permesso di costruire costituisce un provvedimento vincolato per la pubblica amministrazione, che non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento al destinatario. Infatti, l'esercizio del potere repressivo degli abusi edilizi rappresenta un'attività vincolata, per la quale non vi è spazio per momenti partecipativi del privato, essendo sufficiente un mero accertamento di tipo analitico-ricognitivo dell'abuso commesso. Pertanto, la mancata comunicazione di avvio del procedimento non inficia la legittimità dell'ordine di demolizione, in quanto il contenuto dispositivo del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato. Inoltre, la qualificazione dell'intervento come nuova costruzione, anziché come manutenzione o pertinenza, è rimessa alla valutazione tecnica dell'amministrazione, la quale deve accertare se l'opera abbia comportato un aumento volumetrico e un mutamento del prospetto/sagoma dell'edificio. In tal caso, l'ordine di demolizione risulta pienamente legittimo, non essendo necessario un preventivo accertamento circa la praticabilità della sanzione demolitoria o la compatibilità urbanistica dell'opera. Infatti, la possibilità di sostituire la demolizione con la sanzione pecuniaria attiene alla successiva fase dell'esecuzione dell'ordine di ripristino, e presuppone la prova, da parte del destinatario, dell'impossibilità di demolire senza nocumento per la restante parte legittima dell'immobile. Pertanto, la mancata indicazione dell'area di sedime che sarà acquisita al patrimonio comunale in caso di inottemperanza non inficia la legittimità dell'ordine di demolizione, in quanto tale aspetto attiene alla fase esecutiva del provvedimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/10/2016

N. 04574/2016 REG.PROV.COLL.

N. 04152/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4152 del 2009, proposto da:
Egidio Cassaniti, Alessandro Cassaniti, rappresentati e difesi dall'avvocato Enrico Iossa C.F. SSINRC67L16F839G, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, p.zza Bovio,14;

contro

Comune di Napoli in Persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Tarallo C.F. TRLGPP54R05F839P, Barbara Accattatis Chalons D'Oranges C.F. CCTBBR70L46F839X, Antonio Andreottola C.F. NDRNTN72E22I163X, Eleonora Carpentieri C.F. CRPLNR58H51F839I, Bruno Crimaldi C.F. CRMBRN65H26F839I, Annalisa Cuomo C.F. CMUNLS65S45F839J, Anna Ivana Furnari C.F. FRNNVN72C45F15…

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