Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3155 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:3155SENT

Massima

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La concessione di un'area demaniale comunale per lo svolgimento di attività di pesca professionale e attività collaterali a servizio dei pescatori non può essere limitata dall'amministrazione comunale in modo arbitrario e privo di adeguata motivazione, in contrasto con le finalità statutarie dell'ente concessionario e con i precedenti provvedimenti di rinnovo della concessione che facevano riferimento a tali finalità. L'amministrazione, nel modificare unilateralmente le condizioni di godimento dell'area concessa, deve indicare specifiche ragioni di pubblico interesse che giustifichino la restrizione dell'ambito di attività del concessionario, altrimenti il provvedimento risulta illegittimo per carenza di motivazione e di istruttoria. Il principio di proporzionalità e ragionevolezza impone all'amministrazione di non comprimere ingiustificatamente l'attività del concessionario, quando questa risulti conforme alle finalità per le quali la concessione è stata originariamente rilasciata e rinnovata. L'amministrazione, nel gestire i beni demaniali di sua competenza, deve contemperare l'interesse pubblico alla loro migliore utilizzazione con il rispetto delle legittime aspettative dei concessionari, evitando di imporre limitazioni non sorrette da adeguata motivazione. Il provvedimento che introduce tali limitazioni, in assenza di ragioni di pubblico interesse che le giustifichino, è pertanto illegittimo per violazione dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa di cui all'art. 97 Cost.

Sentenza completa

N. 07465/2013
REG.RIC.

N. 03155/2016 REG.PROV.COLL.

N. 07465/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7465 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Soc. a r.l. Cooperativa Piccola Pesca Harmine, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso la medesima in Roma, Via G. Nicotera, 29;

contro

Comune di Montalto di Castro, in persona del Sindaco p.t, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso il primo in Roma, ((omissis)), 26/B;

per l'annullamento:

con il ricorso introduttivo:

a) del provvedimento prot. n. 160 del 20.7.2013 del Comune di Montal…

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