Il Comune, nell'ambito della propria discrezionalità amministrativa, può istituire un sistema di turnazione per l'assegnazione di posteggi nell'ambito di una manifestazione commerciale, prevedendo l'assegnazione dei posteggi non in modo permanente e nominativo, ma mediante turnazioni, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. Il criterio di selezione degli operatori da ammettere alla turnazione, basato sul maggior numero di presenze maturate nell'ambito della manifestazione a partire dalla data di istituzione della stessa, è logico e ragionevole, rientrando nella discrezionalità dell'amministrazione, e non contrasta con precedenti atti amministrativi che avevano previsto l'assegnazione nominativa e permanente dei posteggi, atteso che tali previsioni devono essere interpretate nel senso di riconoscere agli operatori uno status assimilabile a quello degli operatori dei gruppi rotativi. L'amministrazione può legittimamente limitare il computo delle presenze ai fini della formazione della graduatoria ad un determinato arco temporale, a partire dalla data di istituzione della manifestazione, senza che ciò determini un'irragionevole esclusione di operatori che abbiano maturato presenze in epoca anteriore o successiva. Le modalità di svolgimento dell'attività commerciale mediante turnazione nei posteggi, pur non coincidendo esattamente con la disciplina delle rotazioni, non violano la normativa regionale e comunale in materia di commercio su aree pubbliche, atteso che tali turnazioni non determinano l'istituzione di nuove rotazioni, ma una diversa regolamentazione di un circuito commerciale già esistente.