Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26754 del 1 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:26754PEN

Massima

Massima ufficiale
La concessione della liberazione condizionale comporta la valutazione, da parte del Tribunale di Sorveglianza, della complessiva condotta serbata dal condannato, al fine di verificare se l'azione rieducativa abbia avuto come risultato il compiuto ravvedimento, all'esito di una revisione critica della vita antecedente. (Nel caso di specie, non si sono ritenuti sufficienti lo svolgimento di attività lavorativa e di volontariato, e la revisione critica dei gravissimi comportamenti antisociali compiuti, da parte di una persona condannata alla pena dell'ergastolo per diversi omicidi e altri reati connessi alla sua partecipazione all'associazione terroristica "Brigate Rosse", la quale non aveva mostrato alcun effettivo interessamento per la situazione morale e materiale delle persone offese. In proposito, la Corte ha osservato che non può aversi ravvedimento senza pentimento, e che il pentimento esige che venga chiesto perdono alle persone che hanno sofferto per le scelte sbagliate fatte dal condannato).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. PA. AU. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 10/10/2008 del TRIB. SORVEGLIANZA di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPOZZI Raffaele;

lette le conclusioni del P.G. Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza del 10.10.08, il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha respinto la domanda di liberazione condizionale, proposta, ex articol…

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