Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9742 del 5 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:9742PEN

Massima

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Il custode giudiziario di beni sottoposti a sequestro penale è tenuto a conservarli diligentemente, adottando tutte le misure necessarie per impedirne il deterioramento o la distruzione, al fine di tutelare l'interesse pubblico alla corretta gestione del vincolo cautelare. Pertanto, la condotta colposa del custode che cagioni l'esclusione totale, definitiva e irreparabile della funzionalità dei beni sequestrati, integra il reato di distruzione di cui all'art. 335 c.p., a prescindere dalla sussistenza di una materiale distruzione fisica dei beni. Il giudice, nel valutare la fattispecie concreta, deve accertare se l'azione od omissione del custode abbia determinato l'inutilizzabilità irreversibile dei beni, frustrandone le finalità pubblicistiche sottese al vincolo cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - rel. Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore Generale presso la Corte di appello di Bari;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/09/2017 della Corte di appello di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Mirella Agliastro;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Molino Pietro, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per estinzione del reato per…

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