Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19485 del 11 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:19485PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve dare conto in modo coerente, specifico e privo di vizi logici degli elementi a carico dell'indagato, senza che la Corte di Cassazione possa procedere a una nuova o diversa valutazione degli elementi indizianti o a un diverso esame degli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate. Inoltre, in tema di custodia cautelare in carcere applicata nei confronti dell'indagato del delitto di associazione di tipo mafioso, il giudice non ha l'obbligo di dimostrare in positivo la ricorrenza dei "pericula libertatis", ma soltanto di apprezzare le ragioni di esclusione, eventualmente evidenziate dalla parte o direttamente evincibili dagli atti, tali da smentire, nel caso concreto, l'effetto della presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari posta dall'art. 275, comma 3, c.p.p. Pertanto, il giudice di merito è tenuto a compiere una "prova di resistenza" circa il mantenimento in essere della presunzione legale, a fronte di dati dal potenziale contenuto dimostrativo contrario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL 18/02/1986;
avverso l'ordinanza n. 5284/2015 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 08/10/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;
sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita';
udito il difensore avv. ((omissis)), in sost. avv. ((omissis)), che si riporta ai motivi.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Con ordinanza in data 8.10.2015 il tribunale del riesame di Napoli confermava l'ordinanza di misu…

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